In questi giorni siamo bombardati da proposte di super sconti e saldi anticipati secondo un’abitudine americana che sta diventando usuale anche in Italia, il ‘venerdì nero’. Oggi però, Bridge va in controtendenza, non applicando sconti né saldi. Una politica diversa che mette al primo posto la qualità e il servizio.
Le origini del Black Friday
Il “venerdì nero” cade all’indomani della Festa del Ringraziamento negli Usa ed è il giorno in cui, secondo una tradizione consolidatasi negli anni Sessanta, i negozianti americani propongono sconti speciali per dare il via alle spese natalizie. Perché proprio “nero”? All’epoca i registri contabili dei negozianti si compilavano a penna, usando inchiostro rosso per i conti in perdita e quello nero per i conti in attivo. E nel venerdì dopo il ringraziamento, grazie a queste promozioni, i conti finivano decisamente in nero.
Negozi in congestione il venerdì nero
Secondo un’altra tesi, però, l’origine del nome è meno poetica. Il “Black” sarebbe causato dal traffico sulle strade e dalla congestione nei negozi, provocata da migliaia di americani attirati da sconti – validi soltanto quel giorno – anche dell’80 per cento. Da qualche anno anche in Italia il Black Friday è diventato un appuntamento ricorrente per coloro che vogliono approfittare di interessanti sconti prenatalizi.